La forma del preludio strumentale costituisce un eccezionale espediente compositivo per dare vita concreta a qualsiasi ispirazione. Nato inizialmente come composizione estemporanea dal carattere improvvisativo, ha assunto sempre più importanza e valore artistico nel corso della storia della musica, diventando una delle forme predilette dai compositori romantici, che cercavano di condensare l’atto creativo nella forma breve. Con l’impressionismo e il simbolismo, il preludio diviene immagine, suono e colore, una zona franca in cui poter dipingere liberamente dando nuovamente spazio all’improvvisazione, intesa come fugace epifania da fermare sulla carta come una fotografia sonora. Preludes è un viaggio introspettivo alla scoperta di una forma tanto innovativa quanto versatile, attraverso contrasti e associazioni tra compositori tanto lontani storicamente, quanto vicini nelle intenzioni musicali.
J.S. Bach, Preludi per tastiera BWV 921, 923
F. Chopin, Preludi op. 28 (selezione n. 1, 3, 4, 6, 9, 15, 18, 22)
G.F. Malipiero, Preludi autunnali
A. Ginastera, Preludi americani op. 12 (selezione)
C. Debussy, Preludes I libro
– Des pas sur le neige
– Ce qu’a vu le vent d’Ouest
– La fille aux cheveux de lin