Due formazioni guidate da Mario Mariotti che si confrontano con altrettante figure di riferimento imprescindibili dell’universo jazz: MILES DAVIS e CHET BAKER.
Di Davis vengono indagate le differenti sonorità che nel suo percorso artistico hanno contribuito a far nascere veri e propri nuovi generi musicali apparentemente lontani fra di loro quali il jazz-rock, la musica ambient e il punk.
Il cool jazz è invece il fulcro del programma dedicato alla rilettura di alcuni brani del repertorio di Chet Baker, con particolare attenzione al produzione più tarda del musicista.
Il primo quartetto rende omaggio alla figura artistica di Miles Davis con riletture di una serie di brani del suo repertorio mediate dalle personalità artistiche dei componenti del gruppo e senza scadere in impossibili confronti e copiature. Il programma del concerto si concentra sulle composizioni nate dalla penna del trombettista e di alcuni suoi fondamentali collaboratori nel periodo artistico che copre gli anni dal 1965 al 1975, fra cui alcuni capolavori collegati al rapporto di Davis con un’Africa immaginaria e ancestrale, luogo musicale del mistero.
Un lasso di tempo della carriera del musicista vasto e molto proficuo, in cui la sua musica passa dall’astrattismo dello storico secondo quintetto fino alla “svolta elettrica” dei gruppi più sperimentali e psichedelici. Sul palco vengono ripercorse e indagate le sonorità dei differenti lavori davisiani, spesso basate sul rapporto di reciproca influenza con il compositore tedesco Karlheinz Stockhausen, e gli influssi che tale lungo periodo di ricerche ha emanato, arrivando a creare atmosfere e tendenze talmente caleidoscopiche e diversificate da contribuire allo sviluppo di nuovi generi musicali estremamente diversificati quali l’ambient, il punk e il jazz-rock.
Il programma è stato proposto in importanti location fra cui Sarpi in Jazz 2019, Carroponte, Spazio Teatro 89 Milano, Santeria Milano.
Mario Mariotti tromba, elettronica
Michelangelo Decorato fender rhodes, elettronica
Tito Mangialajo contrabbasso
Marco Zanoli batteria
Il secondo quartetto ripropone proprie riletture di alcuni brani del repertorio di Chet Baker, vestendoli con nuovi arrangiamenti e senza sfociare in una impossibile imitazione. I brani sono tratti, in particolare, dagli ultimi anni di carriera del musicista quando la sonorità della sua tromba si indirizzava verso un fraseggio scarno, lirico e dal forte impatto emotivo. In questo periodo Chet Baker collaborò con alcuni dei maggiori compositori del tempo e indirizzò la propria musica verso una modernità e un gusto armonico spesso ardito.
Il programma è stato ospite di numerose rassegne e location tra cui BASE Milano, Carroponte, Eataly Smeraldo, Estate Sforzesca 2018, Raindogs Savona, Biella Jazz Club.
Mario Mariotti tromba
Martino Vercesi chitarra
Carlo Bavetta contrabbasso
Marco Zanoli batteria