Duo Mariotti – Olzer

Tromba e Pianoforte

Mario Mariotti e Roberto Olzer, provenienti da percorsi di stampo sia jazzistico che accademico, intraprendono l’attività in duo nel 2019. Forti delle esperienze sia come leader di propri progetti che di collaborazione con altri artisti, decidono di focalizzarsi su questa formula per l’intrinseca duttilità e per la ricchezza musicale che è in grado di sviluppare: su un ricco tessuto armonico sostenuto dal pianoforte la tromba può “ergersi” come vera e propria voce solista. Un duo raffinato e versatile in grado di costruire un progetto musicale originale, adatto a diversi contesti, sempre con grande attenzione all’identità del committente.

Mario Mariotti

Diplomato in tromba con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio di Trento, sotto la guida di Ivano Ascari, volge la propria ricerca verso un linguaggio musicale contemporaneo originale.

Perfezionatosi con Marco Blaauw, Markus Stockhausen e Andrea Lucchi consegue il Master of Advanced Studies (MAS) in Contemporary Music Performance and Interpretation al Conservatorio di Lugano nella classe di Gabriele Cassone. Approfondisce, successivamente, lo studio dell’improvvisazione con il pianista Stefano Battaglia.

Nel 2013 riceve il Diploma di Secondo Classificato nella categoria Musica Contemporanea al V Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale per Giovani Musicisti – Città di Treviso e partecipa all’International Trumpet Seminars presso il Center for Advanced Musical Studies at Chosen Vale (Enfield, New Hampshire, USA).

Collabora con i gruppi Sentieri Selvaggi, New MADE Ensemble e Divertimento Ensemble di Milano (con quest’ultimo partecipa all’Huddersfield Contemporary Music Festival 2018 in Inghilterra), FontanaMix Ensemble di Bologna (performance presso la Cité de la musique et de la danse di Strasburgo), Biennale Musica di Venezia, ensemble L’Instant Donné. In progetti musicali e teatrali a cavallo fra jazz e composizione istantanea, collabora con artisti quali Walter Prati, Ricciarda Belgiojoso, Gianni Mimmo, Giancarlo Schiaffini, Paolo Damiani, Pietro Pirelli e Michele Marelli.

Ha suonato sotto la guida di direttori quali Sandro Gorli, Yoichi Sugiyama, Arturo Tamayo, Carlo Boccadoro, Francesco La Licata e Fabrizio Festa. Suona stabilmente con il Milano Music Collective (insieme a Daniele Cavallanti, Tiziano Tononi, Riccardo Luppi, Massimo Falascone) e in duo con il percussionista Elia Moretti (concerti presso UNCOOL – Artisti in residenza a Poschiavo in Svizzera, Angelica – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo a Bologna, Suoni in Abbazia presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma, Istituto Italiano di Cultura di Toronto in Canada).

Si è esibito in gruppo o come solista in prestigiose sale (Teatro dei Filodrammatici di Milano, Teatro Elfo Puccini di Milano, Auditorium di Milano, Teatro Litta di Milano, Museo MUDEC di Milano, Sala Filarmonica di Rovereto, Teatro Rossi di Macerata, Biblioteca Laudense di Lodi, Palazzo Ducale di Venezia, Auditorium Stelio Molo della RSI di Lugano, Teatro Piccolo Arsenale di Venezia, Villa Panza di Varese) e ha preso parte a importanti festival (fra gli altri Biennale Musica 2016 di Venezia, Festival Alterazioni 2015 di Lainate, festival La Via Lattea organizzato in Ticino dal compositore Mario Pagliarani, Rassegna di Nuova Musica di Macerata 2012, XXXV Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano 2010, Festival MiCo Musica Insieme Bologna). Collabora con l’Orchestra di Fiati della Valtellina diretta da Lorenzo Della Fonte.

Nel 2011 durante gli Stockhausen-Konzerten und -Kursen Kürten, in Germania, viene invitato dall’Ensemble für Intuitive Musik Weimar a collaborare per la realizzazione di un concerto con musiche di Karlheinz Stockhausen.

Ha registrato la composizione Notturno per tromba e base elettronica di Gabrio Taglietti contenuta nella collezione Nuove Musiche per Tromba Vol. 8 curata da Ivano Ascari.

Roberto Olzer

Diplomato in Organo e Composizione Organistica al Conservatorio G. Verdi di Milano sotto la guida del M° Giancarlo Parodi e, con il M° Alberto Magagni, in pianoforte al Conservatorio di Mantova. Si dedica ben presto all’apprendimento e allo sviluppo delle tecniche improvvisative nel repertorio jazzistico grazie alla frequentazione di Ramberto Ciammarughi.

Laureato a pieni voti in Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano, affianca all’attività didattica quella compositiva (con vari lavori pubblicati, tra i quali il brano Per Geometrico Destino per Soli, Coro e Orchestra, commissionato dal comitato italo-elvetico per le celebrazioni del centenario del traforo del Sempione), quella di arrangiatore, per svariate formazioni tra le quali l’Orchestra Sinfonica del Teatro Coccia di Novara e il Decimino di Ottoni del Teatro la Scala di Milano. Per quest’ultimo, ha arrangiato – tra le altre partiture – un Omaggio a Nino Rota, una Suite dedicata a John Williams, e la Rhapsody in Blue di Gershwin, in cui si è anche proposto quale pianista solista. Da ultimo, l’unione del Decimino con il Roberto Olzer Trio ha prodotto lo spettacolo American Sweets che ha debuttato nel luglio 2015 nella rassegna ‘Tones on the Stones’.

Numerose anche le frequentazioni in ambito pop, grazie alle quali ha potuto collaborare con artiste quali Antonella Ruggiero, Tosca, Simona Bencini e Susanna Parigi.

Copiosa infine l’attività concertistica in ambito classico e jazzistico, in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra e Giappone, tanto come pianista che come organista, in veste solistica e di accompagnatore all’interno di diversi ensemble.

Ha al suo attivo una trentina di album editi da etichette nazionali di jazz quali Abeat, Dodicilune, Splasc(h), TRJ e Caligola, ed internazionali (Atelier Sawano, Osaka, Japan). Oltre a varie collaborazioni come sideman è alla guida di un proprio Trio, a fianco di Yuri Goloubev al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria, coi quali ha realizzato tre Tour in Giappone, nel giugno 2015, settembre e dicembre 2016. I loro CD Steppin’ Out e Dreamsville sono stati premiati dalla rivista giapponese Jazz Critique Magazine come migliori dischi di jazz strumentale rispettivamente del 2013 e del 2016. Guida anche un proprio Quartetto, con Fulvio Sigurtà alla tromba, con il quale ha registrato per Abeat Floatin’ In. Come organista ha inciso nel 2017 il suo primo album, sull’organo Luigi Biroldi di Quarna Sotto (VB), con la partecipazione di Giancarlo Parodi e Stefano Gori al flauto.


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