Il termine espera in spagnolo significa attesa, una condizione a volte difficile,
problematica ed incerta, ma spesso carica di speranza e di aspettativa. Proprio in
questo strano stato, inevitabilmente legato alla situazione mondiale degli ultimi anni,
abbiamo pensato, desiderato e poi dato vita a questo lavoro: una nostra
personalissima testimonianza sul tango contemporaneo rappresentata in primis dalla
Suite Piazzolla del compositore e pianista argentino Juan Rivero ed integrata con tre
nostri contributi originali.
A chiudere, Soledad di Astor Piazzolla, un nostro ammirato omaggio in occasione del
centenario della sua nascita.
Suite Piazzolla
I primi tre movimenti della Suite Piazzolla sono stati scritti da Juan Rivero a Buenos
Aires nel 2010, gli ultimi due hanno visto la luce in Italia nel 2021 nella prospettiva di
essere inclusi nelle tracce di questa registrazione.
La Suite è stata concepita come libera interpretazione del lascito di immaginario del
vasto lavoro di Astor Piazzolla. Risulta difficile se non impossibile per chi si occupa di
tango contemporaneo eluderne il lavoro e l’eredità musicale
L’estetica compositiva dei movimenti della suite raccoglie pienamente e in modo
significativo l’articolata formazione di Juan Rivero in ambito di folklore argentino,
tango e linguaggio jazzistico, sviluppata presso l’EMPA, la Scuola di Musica Popolare
di Avellaneda a Buenos Aires, e consolidata poi nei trent’anni successivi di carriera
con collaborazioni di respiro internazionale tra i quali il Sexteto Milonguero.
Oltre alla Suite Piazzolla Rivero ha all’attivo vari altri lavori, tra i quali la Suite
Argentina per pianoforte e orchestra d’archi (2021) e il Concerto per bandoneón e
orchestra d’archi (2022)
Desde Lejos
Scritto in forma di tango, Desde Lejos vuole essere un discreto ed affettuoso omaggio
alla musica di Astor Piazzolla ricordandone a tratti gli stilemi ritmici e armonici. Ma
Desde Lejos, qui in una nuova versione comprendente il bandoneón, è soprattutto
l’istantanea di un momento, storico ed emotivo, indissolubilmente legato al tema
della lontananza e alle sensazioni ad essa conseguenti, dalla malinconia
all’impazienza, dalla tristezza all’attesa.
Vals Sentimental
Se il tango è forse la musica sentimentale per eccellenza, il Vals Sentimental dichiara
candidamente i suoi intenti in proposito, già dal titolo.
Nato proprio dopo un nostro concerto per il desiderio di avere un vals “nostro”, è
entrato da subito a far parte della nostra programmazione e si rivela come una sorta
di ideale congiunzione tra la musica europea e quella argentina per armonie, ritmo e
soprattutto atmosfera.
La Metà di Niente
La Metà di Niente mette in scena l’idea di un disincanto. Una distanza verso qualcosa
di indistintamente lontano nel tempo le cui domande rimangono eluse da risposte
apparenti, ognuna ormai priva di importanza. Un lascito di vuoto, semplice e
trasparente, tributo al tempo trascorso riflesso attraverso gli stilemi espressivi del
tango e nell’azione della trama polifonica del quartetto.
Soledad
Soledad è una testimonianza dell’intensa e fiorente attività di Astor Piazzolla come
compositore anche di musica da film; si calcola che, tra il 1949 e il 1987 il musicista
compose ben quarantaquattro colonne sonore, sia vivendo in Europa sia in Argentina.
Nel 1975, Piazzolla viveva già da qualche tempo a Roma, venne chiamato per
comporre le musiche del film Lumière di Jeanne Moreau. Nacque così la Suite Lumière,
che comprende i quattro brani Soledad, Muerte, Lumière e La evasión. Di questi,
Soledad è quello che ha forse raggiunto il maggiore successo, probabilmente grazie al
suo straordinario potere evocativo che combina squisitamente delicatezza e
profondità.